Biografia
Carlo è nato a Napoli il 14 novembre 1967, minore di cinque figli, unico maschio.
La sua famiglia gestisce una piccola bottega per il commercio di carni.
Era di carattere educato, disponibile e altruista per chi ne avesse bisogno. Un infanzia tranquilla, dedica molto tempo all’Azione Cattolica presso la Parrocchia di Santa Maria degli Angeli alle Croci, dove è ben conosciuto.
Frequenta le scuole medie presso l’Istituto Salvatore di Giacomo e poi prosegue, seguendo le sue passioni, il corso per ottenere la qualifica di autoriparatore, presso l’Istituto Casanova.
Rinuncia al prosieguo degli studi per collaborare nell’attività commerciale del padre, ormai anziano, e nel frattempo, per migliorare la sua situazione economica vende aspirapolveri della Folletto, impegnandosi a tutte le ore del giorno, e nel fine settimana come “PR” per i locali alla moda del tempo.
Ama la vita in tutti i suoi aspetti: si dedica allo sport, ha una passione per i motori oltre ad essere un grande tifoso del Calcio Napoli.
Giunto ai 18 anni, assolve il servizio militare presso l’Esercito Italiano come “Autiere”.
Superato il concorso come Autista nel Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, nel 1993 accede al corso d’addestramento presso la Scuola di Formazione Operativa di Montelibretti – Roma, per poi essere trasferito come Vigile del Fuoco Permanente al Comando di Milano.
Anche se impegnato dal servizio, appena può prende il treno per raggiungere Napoli e la sua famiglia, soprattutto per aiutare il suo papà.
Dopo circa quaranta giorni di servizio presso il Distaccamento “Marcello”, il 27 luglio 1993, un autobomba viene fatta esplodere in Via Palestro – Milano.
Lui, sempre disponibile e generoso, era in prima linea.
Resta vittima di quella atroce barbaria. Con lui muoiono anche altri due colleghi e un vigile urbano. Moltissime sono le lettere e i telegrammi che giungono a casa per l’opera svolta e le vite salvate.
Proprio quel papà, apprendeva la morte del figlio attraverso il telegiornale, quasi in diretta.
Dopo pochi anni viene a mancare anche il padre, che non si riprenderà più dopo la morte del figlio, mentre la famiglia resta profondamente segnata.
Cronaca dell'accaduto
Fai clic 14 maggio 1993 – Un’autobomba esplode a Roma, nel quartiere residenziale dei Parioli, poco dopo il passaggio della vettura del giornalista Maurizio Costanzo.
27 maggio 1993 – Un furgone pieno di esplosivo scoppia nella notte a Firenze, ai piedi della torre medievale che ospita l’Accademia dei Georgofili. L’attentato provoca la morte di cinque persone e una trentina di feriti. La strage sarà attribuita a Cosa Nostra.
27 luglio 1993 – Nella notte un’autobomba esplode in via Palestro, a Milano, davanti al padiglione di arte contemporanea. Viene individuata da una pattuglia di vigili urbani una macchina Fiat Uno, dai cui finestrini fuoriesce del fumo.
Vengono avvertiti i vigili del fuoco. Giunti sul posto, aprono l’autovettura, nel portellone posteriore si scopre un involucro di grosse dimensioni che occupa tutto il portabagagli. I Vigili del Fuoco, coscienti del grave pericolo, si attivano comunicano rapidamente al comando quello che sta accadendo e contestualmente chiudono la zona recintandola, per evitare una strage maggiore salvando la vita ai passanti. Ma mentre effettuavano le operazioni di messa sicurezza la Fiat Uno viene fatta esplode con un telecomando a distanza. I mafiosi visto che il piano non era andato come loro avevano previsto, decisero ugualmente per l’esplosione. Vengono uccisi il vigile urbano Alessandro Ferrari, i vigili del fuoco Stefano Picerno, Sergio Pasotto, Carlo La Catena e un cittadino marocchino. Vengono anche danneggiati il padiglione e la galleria di arte moderna, con danni al patrimonio artistico, e ci sono molte altre persone ferite. L’attentato sarà attribuito a Cosa Nostra.
28 luglio 1993 – Poco dopo la mezzanotte, due vetture piene di esplosivo scoppiano quasi contemporaneamente a Roma, davanti alle chiese di San Giorgio al Velabro e di San Giovanni in Laterano: ci sono una ventina di feriti e gravi danni al patrimonio artistico. L’attentato sarà addebitato a Cosa Nostra. Tutto è avvenuto nel periodo in cui la mafia per contrapporsi all’articolo 41/bis conosciuta meglio come “carcere duro”, ha provato, con i suoi espedienti, a ricattare le Istituzioni e a seminare morte cercando di colpire gli Uomini e il Patrimonio dello Stato, facendosi, condizionava le scelte politiche e di gestione del nostro Paese, mettendo a rischio la Libertà del Popolo. L’attentato si configura quindi in periodo molto delicato del nostro Paese. Si scagliano anche contro la chiesa per il discorso fatto dal Papa Giovanni Paolo II, nella valle dei templi in Agrigento, contro la mafia.
Encomi
Medaglia d’Oro al Valor Civile Repubblica Italiana
Medaglia d’Oro Vittima Terrorismo Repubblica Italiana
Medaglia d’Oro al Valor Civile Comune di Milano
Medaglia d’Oro al Valor Civile Comune di Napoli
Medaglia d’Argento Presidenza
della Camera dei Deputati
Medaglia d’Oro Lions Club Milano
Host International Lions
Targa d’Argento Associazione Nazionale
Combattenti e Reduci
Premio Internazionale di Protezione Civile
e Sicurezza Europea
Targa “Eroe della Nuova Resistenza”
Ass. Naz. Partigiani d’Italia
Moltissime le lettere e i telegrammi che giunsero a casa per l’opera svolta e le vite salvate.